Giorgio Anastasia

Giorgio Anastasia

20 nov 2015

Nascondo la mano

Nascondo la mano il pugno chiuso
che nessuno veda la fragile somiglianza
ricevuta in dono come la ricerca di un sé
di una mente allucinata per un’esistenza imperfetta
eppure si continua con te nel cuore abbagliati
mi innamoro nelle strade dimenticate o al lavoro
nelle storie degli altri per false congetture
tengo in disparte i demoni che fanno paura
e gli innumerevoli rumori che affollano il cranio
assediato in una semplice ombra che cade 
imponderabile senza una regola  a sostenerla

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