Piove sulle verande dei balconi
sulle gambe appese all’aria
nelle similitudini che a caso avanzano
nel chiudere le finestre per la paura
ho creduto a Via Enea Zanfagna
d’arrendermi ai rimorsi
alla fatica nei brevi passi
allo sconcerto che provo
ogni volta che ti penso
alla sorpresa di non conoscerti
fin quando posso averti
e sempre così il tuo volto si sfiora
implacabile trascina passioni
in un cumulo d’incendi passati
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